A 45 anni dall’ultima esecuzione con grande gioia vi invitiamo alla esecuzione di uno dei lavori più importanti del compositore cividalese Jacopo Tomadini.
Protagonista della serata è “La resurrezione del Cristo”, cantata a quattro voci e orchestra del compositore friulano di cui è realizzata per l’occasione una nuova edizione a cura di Alessio Venier.
Sabato 30 aprile h.20.45 – Duomo di Santa Maria Maggiore, Codroipo
Domenica 1 maggio h. 18.00 – Chiesa di San Pietro martire, Udine
Soprano Laura Ulloa
Coro Sante Sabide
Orchestra giovanile Filarmonici Friulani
Direttore Nicola Pascoli
Il programma
La sinfonia n. 49 di Franz Joseph Haydn, scritta nel 1768, reca il sottotitolo “La passione”. Alcuni leggono in questa denominazione un semplice riferimento alla carica particolarmente tempestosa e impetuosa della sinfonia: “passione” intesa dunque in senso emotivo e affettivo, come qualcosa che turba e smuove l’animo.La tradizione tuttavia rimanda questo titolo al suo significato religioso, ipotizzando che la sinfonia sia stata completata o eseguita durante le celebrazioni della Settimana Santa: questa particolare ambiguità di interpretazione è forse ciò che Haydn stesso desiderava, a proposito di una sinfonia assolutamente peculiare, con i suoi quattro movimenti disposti secondo l’alternanza lento-veloce (a imitare forse le forme della musica sacra) e tutti nella stessa tonalità, Fa minore, sostanzialmente inutilizzata da tutti i suoi contemporanei per la sua particolare cupezza e oscurità.
La Resurrezione del Cristo del cividalese Jacopo Tomadini, del 1863, è una cantata per coro, soli e orchestra, su una parafrasi della sequenza Victimae Paschali. Opera corposa e interessante, venne apprezzata addirittura da Franz Liszt, che incontrò spesso Tomadini a Roma e con lui rimase in contatto epistolare per parecchi anni. Anticipando quello che pochi anni dopo prenderà il nome di “movimento ceciliano”, Tomadini sceglie di rinunciare, nella musica sacra, al gusto operistico che dominava le produzioni italiane, optando per un’espressività meno esasperata e manifesta: i contemporanei non a caso vedono nella Resurrezione delle parentele con gli oratori di Haydn, in particolare nelle curate parti strumentali e nel gusto classicheggiante che cerca sempre di evitare elegantemente le facili esagerazioni. Dopo la prima esecuzione, avvenuta a Firenze nel 1864, l’opera conobbe pochissime riprese successive. Quella che presentiamo è la prima esecuzione dal 1977, anno in cui la Resurrezione fu eseguita al teatro Alla Scala in una serata di raccolta fondi per il terremoto del Friuli. L’esecuzione di questa sera è stata anche l’occasione per realizzare la prima edizione moderna (e prima edizione critica in assoluto) dell’opera, ora a disposizione del pubblico dopo lunghi anni di oblio.